di Mattia Petrosino - foto Adriano Di Florio

La storia della "Barium", prima squadra di bowling pugliese: «Siamo una grande famiglia»
BARI – «Gareggiamo a livello regionale e nazionale e abbiamo anche conquistato diversi titoli, ma per noi ciò che conta davvero è lo spirito di gruppo». Parole del 62enne barese Pino Semplice, presidente della “Barium”, la più antica squadra di bowling pugliese e una delle due attive in tutta la regione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sì perché questo sport qui è veramente poco diffuso. Nel 2013 parlammo dell’esistenza di quattro squadre, ma a distanza di nove anni il già ridotto numero si è dimezzato: sono infatti rimaste solo la Barium e la Dolmen di Corato. Il motivo? La mancanza di impianti. Nella regione ci sono soltanto due piste omologate, dove allenarsi seriamente e disputare gare ufficiali (una a Triggiano e l’altra a Bitonto). E così il bowling continua da anni a rappresentare un gioco minore, praticato da pochi appassionati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra questi i 30 tesserati della Barium, di fatto l’unica squadra di Bari città, che dal lontano 1983 continua a raggruppare persone di tutte le età: dai bambini di 8 anni agli 80enni super esperti. E non solo. Nel club naturalmente c’è una sezione femminile, ma anche la “special olympics” di cui fanno parte alcuni diversamente abili. Un team quindi che accoglie tutti, mettendo al centro i valori dell’amicizia e dello stare insieme. 

La loro arena è il Bowling di Triggiano che si trova sulla provinciale 60, nei pressi del centro commerciale BariBlu. Siamo andati a trovarli. (Vedi foto galleria)

Una volta entrati, superata la cassettiera dove sono posizionate le particolari scarpe da gioco, il nostro sguardo viene subito attratto dalle 16 lunghe piste da bowling, contrassegnate dai numeri sul cartellone in fondo. Alla fine di ogni corsia sono collocati 10 bianchi birilli disposti a forma triangolare, quelli che dovranno essere buttati giù mediante il tiro di una colorata e pesante boccia di resina.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’obiettivo è quello di colpire più birilli possibili, con la speranza di farli cadere tutti in una botta (lo “strike”) o con due lanci (lo “spare”). Ci penserà poi un macchinario a ricaricare la pista di bersagli da “attaccare” al tiro successivo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«È uno sport con poche regole ma allo stesso tempo appassionante – ci dice il presidente Pino Semplice, venendoci incontro –: è un peccato che siamo in pochi a praticarlo. Noi comunque lo portiamo avanti da ben 39 anni. Abbiamo esordito nel 1983 e siamo stati la prima squadra di bowling a nascere in Puglia, con il nome di “Bari 1”. Il fondatore fu Savio Ferdinando che ebbe l’idea di portare questo gioco tipicamente americano al Sud».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qualche anno dopo nacquero altre due associazioni sportive: gli Eagles e il Picchio le quali però si fusero quasi subito con la “Bari 1”, che per l’occasione cambiò nome in “Barium”. Alla fine degli anni 80 fu poi la volta della Dolmen di Corato, della Bowling&More di Bisceglie e della New Team Bowling Club di Trani, queste ultime due però scioltesi negli ultimi anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Siamo rimasti soltanto noi e la Dolmen e il motivo è facilmente intuibile – spiega Pino –. In Puglia ci sono solo due impianti omologati (nel 2009 ha chiuso pure il Bowling del Levante di Modugno). Ed entrambi sono presenti nel barese. Chi vuole esercitarsi seriamente è quindi costretto a spostarsi: la nostra società comprende infatti persone che provengono da Alberobello, Molfetta, Altamura, Ostuni e San Vito dei Normanni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ma è arrivato ora il momento di assistere agli allenamenti della Barium. Veniamo subito avvolti dal rumore delle bocce che, scivolando sulla pista, finiscono la loro corsa contro i birilli tra le grida di gioia degli atleti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra di loro il 70enne altamurano Giuseppe Vicenti. Vestito con una maglia verde su cui è impresso il suo nome e quello della squadra, impugna la palla con un guanto utile a far aderire meglio le tre dita all’interno dei fori della boccia di colore giallo. Per lui al primo colpo è uno strike.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ho iniziato a giocare amatorialmente sin da ragazzino – ci racconta il signore durante una pausa –, anche se dopo un po’ di tempo ho deciso di seguire dei corsi tenuti da alcuni campioni mondiali americani. È grazie a loro se gareggio ormai da parecchi anni e se sono riuscito a conquistare una medaglia di bronzo di circuito aziendale nel 2018 a Fano».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si tratta di una delle tante città in cui ha fatto tappa la Barium. «Ricordo con piacere i mille viaggi in macchina con i miei compagni verso Palermo, Napoli o Milano – continua Giuseppe –, con i cambi al volante, le soste in autogrill e le cene dopo le vittorie. Tutti aspetti che hanno rafforzato il gruppo negli anni: perchè prima di qualsiasi titolo vengono l’amicizia e il divertimento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra i suoi compagni ci sono il 22enne Paolo Fabii e il 25enne Giuseppe Pontrelli, i quali come recita il tabellone luminoso che sormonta le piste sono alle prese con un duello che vede il primo in vantaggio per 335 punti a 215.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«La passione per il bowling l’ho acquisita negli Stati Uniti, dove vivevo – ci dice Pontrelli –. Lì scommettevamo sempre un cicchetto che pagava chi arrivava ultimo in gara. Quando sono tornato a Bari ho fatto in modo di non perdere l’abitudine a giocare e mi sono così unito alla grande famiglia della Barium».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sulla pista 12 veniamo poi sovrastati dal rumore di uno strike realizzato da Gianluigi Saulle, un ragazzo autistico che vanta ben tre titoli.  «Nel 2018 sono stato campione italiano di singolo e doppio a Montecassino – afferma soddisfatto –. Qualche anno dopo ho vinto anche una medaglia d’argento in squadra a quattro. Il bowling mi diverte ed è anche un modo per stare insieme ai miei compagni su cui posso contare per qualsiasi difficoltà».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E mentre Pino ci conduce dagli ultimi due atleti presenti, ci parla di un anno che per la Barium è stato indimenticabile. «Si tratta del 2012 – precisa –: sono successe due cose fondamentali. In primis abbiamo conquistato la medaglia per meriti sportivi riconosciuta dal Coni e poi a settembre il doppio Gagliardi-Lestingi ha vinto il bronzo alla finale italiana senior di fascia A. Per noi è stato un grande traguardo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci avviciniamo infine al 44enne Sabino Formiglio che si sta infilando le scarpe per cominciare la sua gara con il 33enne Marco Capriati. Sabino prende una piccola rincorsa, incrocia le gambe per mantenere l’equilibrio e tira con forza la sua boccia blu e rossa: lo strike è inevitabile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Poi è il turno di Marco. Lui lancia una palla viola e verde buttando giù otto birilli su dieci. «In realtà non sono tanto bravo – ammette sorridendo –. Magari non sarò mai in grado di vincere un titolo, però qui ho trovato degli amici veri e questa è la cosa che conta per davvero».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

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